Si può soffocare benissimo all'ombra di un sorriso
lo faccio un po ogni giorno
Un tempo mi convincevo di avere molto di più
e benché avessi assai poco quel poco era tanto
Oggi quella piccola enormità s'è ridotta
come un pezzo di ferro alla ruggine
Ho la colpa del silenzio e dell'assenza
quella della dolcezza e della freddezza, della vita
Mi piacciono i fiori bianchi, tutti quelli bianchi
qualunque altro colore lo trovo noioso
eppure se non parlo di fiori
il mio colore preferito è il blu e le sue sfumature
oceaniche e celesti, di occhi e venti, canti
Sarà per questo
che se morissi vorrei farlo nel blu; sprofondare
nell'acqua per scivolare nel cielo
Se morissi...l'ho detto come se non potessi morire
Tutti muoiono per fortuna, qualcuno muore di vita
vorrei imparare a farlo
anche solo per provare quell'ebrezza spontanea
Ci è dato percepire il nostro dolore e sopportarlo
Ci è dato pure sentire quello degli altri;
a quello io non so resistere, mi colpisce
lo fa a tal punto di lasciarmi in balia del mio
Allora divento una falena dalle macchie azzurre
un colore emotivo che vola e pesa ove si sofferma
sprofonda e fa sprofondare fino al nero
Non amo chi dovrei amare ma li rispetto
arranco qualcosa che sembri vivo
perché così non ci saranno le parole e le lacrime
ma solo gli sguardi che tacciono e tagliano
ferendo con sadismo chirurgico
Sarai solo dice il primo taglio,
hai creduto ad un amore fasullo dirà il secondo
si formerà presto una competizione omicida
e così io avrò la mia parte
docilmente accoglierò tutto e sapranno tutto
Qui non c'è niente e nemmeno nessuno
Mi piacciono i fiori bianchi come la neve
letali come sull'oleandro, speranzosi come sul ciliegio
allegri come le margherite
Si, mi piacciono i fiori bianchi che ingialliscono
appassendo per il troppo sole
come se tutto quel giallo pieno di calore e vita
servisse solo alla loro inevitabile fine
Morire di gioia, forse solo Argo
Nei miei ricordi c'è un viale di rose bianche
vi gioco da solo perché nessuno può venire
poi si fa estate e tutto si popola di petali
fasci di luce e sorrsi lievi, istanti aperti
C'è un estate poi; il sole splende ma non scalda
il vento soffia ma più che carezze, graffia
È tutto di nuovo uniforme,
per sempre resto solo io la neve e le rose
Amici; saper decifrare l'importanza di essi
ancora oggi non riesco.
Li amo e li odio li voglio e non li voglio
ma sopratutto li cerco, a bassa voce li chiamo
perché sono stupido perché non sia disturbo
Uno di loro è un sole e una luna
mi scalda e mi culla, mi fa ridere con niente
e mi culla e mi salva ad ogni notte nera
Un'altra ancora è un'edera infinita
ai miei occhi accende stelle e svela sogni
ma le sue foglie celano dolori e segreti
le sapiente nasconde tutto e mi accende
Un altro è signore di parole e parole
sembra potermi risvegliare anche dalle paure
sa stuzzicare le voci e i ricordi
facendomi immergere in future elucubrazioni
Un'altra in ultimo crea mondi infiniti
si aggrappa ad essi e mi guida per l'ignoto
assaporo tutto e riabbraccio il perduto
mi ritrovo così con un foglio e una matita
e mi perdo in amare dolcezze e dolci amarezze
Poesia mi veste nei giorni di pioggia
amo la pioggia e la nebbia e la neve e l'inverno
tutto ciò che come me è freddo
che distaccato da tutto si muove e vede
sente infine e muore perché non sa parlare
Amo le parole che non so dire
perché sono come quelle che esprimo
incomplete reiette soffici spente lucenti, vive
Poesia mi sveste nei giorni di vita
Potresti dire addio a tutto? Lo faresti davvero?
Si perché ormai non ti ci vorrebbe niente
ma io so amare di un amore malato, così resto
ad amare come un cancro
divoro il dolore che posso e accendo il bene che posso
ma taccio tutto e divento più grosso
accresco come una zecca tenace
Dolore paura e dolore ancora, abbraccio tutto
perché il mio amore è geloso
e di voi che realmente amo non voglio vedere un pianto
Si può soffocare all'ombra di un sorriso
silenziosamente lo faccio un po ogni giorno
del resto poi non chiedo perdono
.A.G.