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Pubblicata il 29/08/2016
Sparita,
t’ho incontrata ier l’atro;
sfiorita, consumata,
da non sembrare tu.
È usura della vita
che ti cambia i connotati
confondendoti il passato
che chiaro non è più.
un istante solamente,
poi la mente ha realizzato.
lungamente t’ho abbracciato.
frastornata balbettando
m’hai detto come poi,
com’è stato, come quando,
che se fu, fu che allora,
lui, l’altro, io ancora!
non capivi niente più…
non sapevi cosa dire
e per questo t’ho bloccato
pur volendoti sentire.
non volendo m’hai baciato
e col volto un po’ bagnato
all'istante m’hai lasciato
come nulla fosse stato.
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Il languore del passato che non potrà mai tornare giovane... Bella!

il 29/08/2016 alle 23:59

Concordo con Riccardo parole che un crooner non potrebbe meglio, un' arte quella di stemperare un dolore che svoltosi nel passato ha strascichi che ancora feriscono, motteggiando rime baciate e intercalanti, ma lo swing non nasconde un sweet sorrow....

il 30/08/2016 alle 06:04