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Pubblicata il 12/05/2016
Figlia del cielo
madre di spine e chiome di velluto,
di rami recisi che continuano a fiorire.
Sei luce ed ombra,
bianco latte
e nero di preghiera.
Corri tanto
eppure sembri immota,
dai tuoi frutti
affiora un ricordo,
il mio quello di pane caldo.
Nelle tue viscere
su giostre di paura
talpe di padroni
cercano il fuoco o la spada.
Dalle tue vene lupi dannati
si azzannano per la tua linfa.
Ubriaca di pioggia
o candida di neve
ti strapazza il vento,
e come bimbo ferito da uno sguardo
ti prepari a regalarmi
l’ultimo abbraccio.
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Bel testo

il 12/05/2016 alle 22:00

...Spinosamente ermetica...

il 12/05/2016 alle 22:07

piaciuta, senza spazi meglio :-)

il 13/05/2016 alle 07:23

Grazie a tutti !!

il 13/05/2016 alle 13:11