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Pubblicata il 15/01/2016
Son li le case
diroccate e perse
sovrastate da edera e mirtilli
sparse e riarse
dai loro antichi albori
si sentono dai muri
lontanissimi Profumi
mentre i colori
scoloriti e stanchi
trasudano lacrime di sangue
archi d'arcobalen vestiti
rieccheggiano tra muschi e licheni
intorno poi
schegge di luci
rendono smeraldi
i prati incolti
alle ali degli insetti
vengon aggiunte
perle di diamanti
mentre il vento
fermo
assopisce il fruscio
delle rondini
di amor vestite
l'estate tiepidamente
sta per finire
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Fuori tempo.

il 16/01/2016 alle 09:46

molto intensa nei colori una poesia che stimola tutti i sensi. Veramente sembra di vivere in un quadro nostalgico ciao Tere

il 18/02/2017 alle 15:21