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Pubblicata il 11/01/2016
Come un tempo Elpis dea della speranza

al fin di consolar l’umanità dai mali afflitta

la terra preferì ai fasti gioiosi dell’Olimpo

e dal popol latin invocata Spes ultima Dea

onde riparo ai tristi neri suoi affanni porre

ed alba nuova rosea nei dì futur vedere

così in lei convien col verbo a lei sì caro

pur noi in questi tempi cupi tanto perigliosi

tanto sperare al fin poi di non lasciar morire

i nostri poveri sogni che invitano a sperare
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Il vaso di Pandora , davvero, non cessa di riversare malignità e sofferenze, e la speme, come tu dici resta l'unico viatico.. ma Qui in questo che pare diventare sempre più il golgota della pietas. anche la speme pare abbandonarci, come ben sa Pindemonte. Facile Rusticus leggendo i tuoi versi immergersi in chiaroscuri classici e immaginifici... sergio

il 11/01/2016 alle 14:08

Poeta Sergio, Auguri di Buon Anno e grazie per il riferimento foscoliano. ggc

il 11/01/2016 alle 17:30

Belle parole spese per una speranza mai doma sei grande

il 12/01/2016 alle 18:53

Buon Anno e grazie Poeta gpaolocci. ggc

il 13/01/2016 alle 10:17

Grandissima Poetica!

il 16/01/2016 alle 10:18

Sempre cortese e gentil, grazie Poeta Morris. ggc

il 16/01/2016 alle 10:32