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Pubblicata il 14/12/2015
Si vestiva d’alba
e la bruma di brina
gli riempiva il giorno.
recitava il Requiem
e i Salmi per difesa
mentre la distesa
d'un pensier devoto
forgiava incorruttibile
sua santità invisibile.
lungo gli scorci della notte
migrava dal fascino mondano
e d'essere uomo gli doleva,
e tanta la disperazione.
per l'impotenza sulla corruzione
era un uomo buono e giusto
e per questo poco amato;
in un mondo a lumi bui
quegli eletti come lui
son motivo di disgusto.
fu così che un dì scomparve,
ma nessuno più lo vide
si dissolse come il ghiaccio,
ma un giorno stranamente
lui mi apparve trasparente;
dolcemente mi sorrise
poi mi prese sotto braccio
e mi disse molte cose
per me vaghe e imprecise
ma quel buono odor di rose
io non l'ho scordato più.
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.....Ciao, Ugo!

il 14/12/2015 alle 22:50

Bella profonda e personale ,la verita' e' nelle righe ,un salutone

il 16/12/2015 alle 18:58

Quando la saggezza si inchina al suo mittente! Sei Straordinario, amico Ugo! Sir Red Morris

il 16/12/2015 alle 21:47

In questo odore di rose, c'è tanto misticismo! Bravo Ugo!

il 07/01/2016 alle 12:17

concordo con Dary, mi sento di appaludire la tua grande bravura marinella

il 09/01/2016 alle 15:29

A parte il santo dolce è la scrittura immaginativa bravo!!!e sul buono son d'accordo più lo sei più sei solo!!! Ma meglio pochi buoni che troppi inganni

il 18/01/2016 alle 09:52