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Pubblicata il 04/11/2015
Ho sentito il tuo profumo
le narici ne erano piene
ed io
giacevo immobile,
inebriato.
amor, che d'occhi sciogli guardami un'altra volta
e una, e un'altra ancora,
voglio ardere di te
per sognarti ancor di più
per bramarti fino alla morte
per amarti anche oltre,
perché la morte non sa
che io ogni giorno muoio, dentro,
per te.
sfiorai la carne
che ricopre l'anima tua
fuggivo,
con le dita su di te,
per trovare quel contatto
veloce, labile,
per sentirmi vicino
per sentirti vicino.
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Oltre il giallo

il 05/11/2015 alle 08:44

Uno scritto intenso. Bravo. Poesia apprezzata. Un saluto. Ioria

il 05/11/2015 alle 11:22

Grazie Mille! Un saluto anche a lei.

il 05/11/2015 alle 11:46

Effettivamente potrei anche chiamarla così, commento interessante, Sir Morris

il 05/11/2015 alle 11:47

Non desideravo prevaricare o correggere il titolo, amico carissimo. Sei stato gentilissimo e astuto nel supporlo.

il 07/11/2015 alle 14:59

bravo :-)

il 19/11/2015 alle 17:54