PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/07/2015
Eri sempre portato a giudicare, ed effettivamente lo facevi. Giudicavi tutti, e mentre giudicavi, odiavi. Ognuno era stato abituato al culto del giudizio permanente e all'esaltazione del difetto altrui. "Giudicare e odiare", questo uno dei motti del kkk oppure "Giudicate, gente, giudicate".
ognuno viveva nella paura di essere giudicato e nella schiavitù del difetto. Anche il più piccolo difetto fisico era la condanna all'esclusione sociale.
leonardo guardava dritto davanti a sé una vecchia - morirà - pensava - morirà presto e di lei non rimarrà che la polvere, e sarà anche meglio, cenciosa e bavosa, senza più un dente e senza un lavoro, è solo un peso per lo Stato. Probabilmente a breve sarà indetto un abbattimento di massa -.
effettivamente era da un po' che non c'erano abbattimenti di massa.
- Vecchia, troppo vecchia, se proprio non ci sarà un abbattimento di massa dovrebbero mandarla in una risaia a spaccarsi la schiena o a falciare il grano sotto il sole, la renderebbero utile, per quanto possa essere utile in quello stato, e ne accelererebbero la morte... - Continuava a dire fra sé. Aveva al collo la tessera del kkk per ritirare del cibo, erano almeno due giorni che non mangiava, la prese in mano, portava la scritta "kkkomecon" e lo sfondo rosso color della Rivoluzione. Era lucida e di un materiale simile alla plastica, in un angolo si vedeva una sbavatura di inchiostro, forse dovuta al materiale scadente con il quale erano fatte le tessere. - Speriamo che oggi al deposito sia arrivato del cibo - pensava mentre attendeva il treno delle 6 del mattino. Il cielo era plumbeo, avrebbe sicuramente piovuto, la stazione era attraversata da 4 binari, i primi due si perdevano nelle campagne di cui Roma era circondata, le cosiddette Statalzon, gli altri due si inoltravano nella città e arrivavano fino al mare dove si trovava l'Industrialzon nota con il nome di Ostyzon. Ai lati della stazione erano affissi grandi manifesti a sfondo rosso con un alternarsi di stemmi con falci e martelli e scritte kkk.
alla televisione pubblica mostravano un documentario che spiegava come si viveva nelle Statalzon, delle campagne piene di sole dove le famiglie coltivavano felici la terra. - Se fosse vero... - Rifletteva Leonardo - se le Statalzon fossero veramente così io me ne andrei di qua, lascerei la scuola e andrei in una di quelle campagne a lavorare... ma serve il Visto statale... e poi... - si fermò. Non continuò a pensare, ma sapeva che se nelle città, o meglio, nella città, dal momento che lui era nato e vissuto nei suoi 18 anni solo a Roma, le situazioni erano così gravi, chi sa nelle campagne cosa succedeva. Meglio non pensarci.
guardò il cartello elettronico, era comparsa una scritta: "19 luglio '84, treno delle 6:00 in arrivo".
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (3 voti)

Una filosofia espansiva! Sir Morris

il 16/07/2015 alle 15:27

Grazie davvero Sir!

il 16/07/2015 alle 19:12

Grazie Riccardo! Se vedi delle imprecisioni o dei punti poco chiari segnalameli per piacere!

il 17/07/2015 alle 23:29