ricordi di bambina,
piccola povera casa,
due stanze e servizio nel cortiletto.
casa di campagna che scricchiola
sotto il freddo dell'inverno.
sui vetri congelati,bianchi disegni geometrici,
pizzi di ghiaccio.
odore di fumo di legna,
piccolo calore nella cucina.
il grande fiume che scorre
a volte lento a volte veloce,
rumoroso,insidioso e pauroso quando si gonfia.
nell'infanzia di nebbia,
dove un muro rende tutto invisibile,
bianco tutto bianco,
dove sembra che nulla esiste più.
poi,dopo giorni e giorni di nulla assoluto,
come per incanto la nebbia si dissolve.
lentamente la vita ricomincia,
con i primi raggi di sole.
l'inverno è quasi finito
e già il ciliegio appare trasformato
in coriandoli rosa.
tutto rinasce, tutto ricomincia,
tornano le rondini ai vecchi nidi.
torna l'estate, solo il mio papà
non tornerà mai più.
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