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Pubblicata il 05/04/2015
Bruno ormai ricorda solo notti come questa,
seduto sul suo letto, sguardo fisso alla finestra,
un bicchiere sempre pronto a tenergli compagnia,
e l’altra mano, che libera, conta gli anni andati via.

nadia osserva il mondo con gli occhi da bambina,
da chi ha viaggiato tanto, ma sempre da straniera,
vent’anni e una valigia, che anche se non l’ha voluto,
ha acquistato un po’ di peso con ogni uomo che è passato.

e in una notte come questa,
con la luna che li osserva,
bruno incontra Nadia,
quasi a farlo apposta.

in una strada senza nome,
di un paese oltreconfine,
lui porge la sua mano,
lei la afferra e poi sorride.

cantano le stelle al ritmo di ogni loro passo,
in un valzer alla penombra delle luci sopra i tetti,
lungo i vicoli abitati da chi non ha più padroni,
dai lampioni a mezza altezza, come muti spettatori.
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Bel dipinto di due vite,un saluto

il 07/04/2015 alle 11:37

Che dire? Bei versi contemporanei!

il 08/04/2015 alle 16:50

Con i tuoi versi hai saputo incarnare i due personaggi che ora danzano, come in un vecchio musical, davanti ai miei occhi! Mi piace la tua scrittura!! Un saluto Giovanna

il 26/04/2015 alle 01:27