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Pubblicata il 26/03/2015
taranto

distesa davanti
al tuo golfo,
ampio seno di mare,
cullata dal tuo Ionio.
racchiudi perfettamente
lo stivale d'Italia.
tu sei stupenda.
per l'antica età.
la tua storia
e le tue gesta
risalgono a giorni lontani,
allorchè il mitico Falanto
consultò l'oracolo di Delfi,
gli fù risposto:
"Quando vedrai piovere
dal cielo sereno,
conquisterai territorio e città."
fù bagnato da Etra,
capì che era arrivato alla meta.
-Oggi-
provo tanta amarezza e rabbia,
sei inesorabilmente
assediata, recintata
da infinite ciminiere,
si elevano al cielo
come neri vessilli,
sputano fumi velenosi.
nel tuo grembo,
si produce metallo,
che crea ricchezza.
il tuo mare,
spossato dall'angoscia,
ormai senza vita.
geme terribile la miseria.
-tu-
orgogliosa, ingegnosa e laboriosa,
hai costruito bellissimi palazzi,
chiese, torri, musei e porti.
quasi indifferente,
all'ingordigia rapace,
dettata dalla produzione
(a tutti i costi)
che uccide la tua gente,
i tuoi bambini.
ti pieghi servile,
-per bisogno-
sotto un velo di pioggia e fuliggine.
la leggenda..
della pioggia a ciel sereno
si è trasformato in veleno
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