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Pubblicata il 10/12/2014
Così sé consumata
anche questa notte amara
nel gelo d'una aurora boreale
sotto una baracca di stelle
che spiccano rigagnoli di seta.

Adesso vorrei essere
come quel viaggiatore d'acqua
che aprì le mappe della mente
e soccorse il Khan
nella conta di città invisibili
e nel censimento
dei nati e dei morti piccoli
sotto una luna in opposizione.

E al tramonto
di questo sol dell'avvenire
resteremo a vegliare
gli occhi spenti di Piotr,
l'anziano alfiere,
sulla sponda ripida dell'Ussuri,
tenendo alla larga i corvi
e quelle bizzose marionette
dai libretti rossi e i berretti di pelo,
con quello stupido
e cupo ideogramma d'odio
stampato sul cuore.

(Isola di Damansky, confine cino-sovietico, Gennaio 1969)
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Immensa, Ancient.. per intensità.. impeto e significato! Complimenti vivissimi.. ecco: questa è poesia! Sir Morris

il 10/12/2014 alle 23:09

...tremendamente ermetica.....; rom.

il 10/12/2014 alle 23:11