Su versi inversi,
in cieli stretti,
con buia luce
e mirabile sforzo
vado segnando
quel che da solo provo,
vado annotando
dolori, sofferenze
amori, dolcezze...
presso arcobaleni
scoloriti, Sopra
una terra smorta,
che ormai non dà
più niente,
sotto un sole debole
da tempo sosto inerme...
son stremato
dai giochi dell'amore,
eros ha fatto di me
suo dado prediletto
e così canto
un infelice canto
spesso attendendo
l'ora, di tanto atroce dì
a volte,
rimembrando ancora,
tanti taglienti "no"
muto nel rigetto: grido...
l'anima si perde
nella mente: vola
veloce il pensiero
ma sono storpie le ali!