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Pubblicata il 18/09/2014
Ho combattuto in prima linea
in una trincea coperta
di merde e fango
e bestemmie
urlate a un cielo marrone
e niente rimane se non l'eco
di strette curve
prese a cazzo di cane
su questi tornanti
che riportano indietro.
Però tu devi capì, a Cecì,
chi' songo nato 'n goppa
a nu' fiume strietto,
che con 'u mare
gnente a dà spartì!
Però tu devi capì,
a Cecì,
che la mia vita de' mierda
è come l'istante in cui avevi
da partorì.

(da un avamposto, forse a Herat, sicuramente sul fronte della vita)
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Bei versi ! Un sentire profondo descrive il "fronte" del dramma ! Mi è piaciuta molto. buon pomeriggio. marcella

il 19/09/2014 alle 13:02

Stupenda!

il 19/09/2014 alle 13:06

Grazie a Maurizio e Marcella, in trincea sul fronte comune della difesa dei nostri valori, del nostro credo. Senza di essi chi siamo? Cosa saremmo?...

il 20/09/2014 alle 15:41