E' più difficle o più facile restar soli? Fondare la propria vita sull'amore non è uno sbaglio - secondo me - se la tua indole ti porta a questo. E poi restare soli e soffrirne, beh... è la vita. S'impara anche questo. Come si capisce che l'amore è un dono e non si può pretendere. Potresti sopravvivere a un dolore del genere? Ancora vivo... :)
Grazie Paula, bhe... Potresti sopravvivere ad un dolore del genere? è la domanda che mi faccio tutti i giorni quando mi sveglio da quando ho vissuto un dolore così, la domanda, attenzione, non è se respiro ancora, perché certo: sono vivo, ma IO sono sopravvissuto? Sono riuscito a ritrovare quello che ero prima oppure mi sono snaturato? In altre parole: Il mio "IO" è sopravvissuto? E la risposta è sempre la stessa: forse no...
Mi piace molto questa tua poesia, perchè come tutta la vera poesia ha quel valore di assoluto, che indipendente mente da chi scrive e dalla situazione specifica è fonte rimandi, riscoperte e comprensioni per i vari asopetti della vita e di chi si trova a leggere...tu parli dell'amore, ma avessi parlato d'una qualunque emozione zione, che per l'umanità è importante e questo tuo testo avrebbe avuta la medesima forza...mi son trovato nelle tue espressioni, contradditorie in apparenza, ma che in realtà si analizzano e si rispondono da sole...rimandendo ora legato al tuo fatto, amare e perdere l'amore, capire e non capire se se ne può fare comunque a meno, eppure soffrire e chiedersi se qualcosa in noi è cambiato è qualcosa che come una tenaglia prende e difficilmente lascia...alla tua domanda non esiste la risposta Sì, nè la risposta No, almeno in modo certo...personalmente credo il nostro Io è in perpetuo mutamento, nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma....pertanto nel momento stesso in cui amavi il tuo Io non era più quello che si diceva "Forse soli è meglio"...adesso che però l'amore è svanito ti chiedi "Sono ancora quello di prima? Posso tornare al punto di partenza?" forse...ma non credo sia meglio, l'esperienza dell'amore comunque essa si svolga è fondamentale(apre alla verità); che il dolore fortifichi, brutto a dirsi è vero, poi dipende come, sarà base del nuovo o diventerà corazza aspra e dura? Dipende da te, da come vorresti essere...come ho detto più volte leggere i tuoi scritti è per me un ritornare anche sui miei passi, ti ringrazio di questo, e spero che saprai riconoscreti un mattino e al tuo nuovo Io dire: "Ciao, sono Io", un caro saluto, andrea^^
Grazie Andrea per il tuo commento a 360°, mi sembra che tu abbia davvero colto quello che io volevo dire, sono d'accordo su tutto con te, ma non sul fatto che il nostro IO sia costantemente in mutazione: la superficie cambia, a mio avviso, ma quello che c'è sotto resta immutato, è la vera essenza del nostro essere che, se cambiasse in continuazione, diventerebbe irriconoscibile finanche a noi stessi! Un abbraccio, Francesco