E quindi ora chi sono io?
l'aedo infelice, incapace di
cantare le imprese di Odisseo,
o la dura sconfitta della
dolece Ilio distrutta...
non la gloria di Roma
o la gioia della Grecia
vinti i Persiani
posso narrare io, trema
la penna, lacrime di uomo
macchiano le pagine
non il sangue degli
spartani avrà di me
il canto o la supplica,
e non si levano dalle pagine
aride intuizioni sulla
natura delle cose...
non le gioie della terra
natìaesprimerà la mia penna
né narrerà mai la paura
della morte che v'invade
o il dolore per i tempo che passa.
solo l'Amore cantano
le mie pagine,
solo per Eros v'è posto
tra i versi belli e sparsi,
a te sola vanno le parole
solo il cuore scrive nelle pagine.
a te sola è vòlto il canto
sulla natura dell'Amore.
più non so chi sono io,
ma tu mi sei ben chiara
poetessa del mio cuore...