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Pubblicata il 27/07/2014
E quindi ora chi sono io?
l'aedo infelice, incapace di
cantare le imprese di Odisseo,
o la dura sconfitta della
dolece Ilio distrutta...

non la gloria di Roma
o la gioia della Grecia
vinti i Persiani

posso narrare io, trema
la penna, lacrime di uomo
macchiano le pagine

non il sangue degli
spartani avrà di me
il canto o la supplica,
e non si levano dalle pagine
aride intuizioni sulla

natura delle cose...
non le gioie della terra
natìaesprimerà la mia penna

né narrerà mai la paura
della morte che v'invade
o il dolore per i tempo che passa.

solo l'Amore cantano
le mie pagine,
solo per Eros v'è posto
tra i versi belli e sparsi,
a te sola vanno le parole

solo il cuore scrive nelle pagine.
a te sola è vòlto il canto
sulla natura dell'Amore.

più non so chi sono io,
ma tu mi sei ben chiara
poetessa del mio cuore...
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forse un po' esagerata nell'enfasi, ma la sofferenza traspare tutta...bravo, ciao, andrea

il 28/07/2014 alle 15:05

Hai ragione, ammetto che è un po' troppo teatrlae! :)

il 29/07/2014 alle 00:16