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Pubblicata il 10/07/2014
Crucifigge,
un grido ch’è piaciuto
all’uomo di legge
ch’ha voluto schiodarti
lassù dalla parete
da dove superavi il tempo
e a braccia inchiodate
ci abbracciavi.
limitavi il gusto del potere,
o il prestigio di sentirsi Dio?
sindacavi il dominio,
o forse profitti e libertà tarpavi?
nulla di tutto questo.
sono amari i risvolti del decreto,
per un uomo onesto.
È un altro calvario
uguale al primo,
con un altro scenario,
ma lo stesso pugnale.
insolente pretesa
solo accennar Tuo Nome;
ti reco offesa Signore
solo chiedendoti perdono
per questa discordia,
e strillo il mea culpa
e m’abbandono
a implorar la Tua misericordia.

nb.
scritta nel 2009 in occasione della diatriba nata sull’opportunità di esporre il Crocifisso nelle aule didattiche.
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bellissima e molto significativa.....prende al cuore l'idea che vuoi trasmettere.......

il 13/07/2014 alle 21:59

Una nota esplicativa ben chiara che ha dato conferma alla mia convinzione. E' un tema sempre attuale che crea discordie, lungi dall'essere accetto come simbolo di amore cristiano. Un sincero apprezzamento e cari saluti.

il 24/07/2014 alle 14:38

Certi simboli si portano più nel cuore che nei luoghi pubblici. Potrebbero togliermi il crocifisso, ma non la parola di Dio domenicale, né i sacramenti. La mia fede vale più di qualsiasi simbolo.Un sorriso! Fabio.

il 03/10/2014 alle 19:03