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Pubblicata il 04/12/2002
Gocce ridenti di eterno,
luci di luna e di stelle,
in questa notte bambina,
terso anelare l'inverno,
sincerità dell'anima di neve.

Vado e si perde il domani,
l'alba tardiva, nell'oggi
di buio lungo ritrarsi
dal tremolio delle mani
fredde del giorno; vado, e anch'io mi perdo.

E mi ritrovo nel lento
corteo degli ultimi treni,
pazzo di luce di luna
e sonno greve di spento
fuoco di stelle; mi ritrovo, e attendo.

Che scorra l'acqua del fiume
sotto il mio ponte e non passi
nessun nemico gemente
nell'agonia delle schiume
degli odi antichi; e un'altra notte nasca.
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...l'ultima strofa completa e racchiude tutta la poesia...la trovo bellissima
Complimenti
Pr.

il 04/12/2002 alle 13:21

Di elegante impatto grafico...
Complimenti! Nicola

il 04/12/2002 alle 14:54

E' bello il ritrovarti ancora a scrivere .Che un'altra notte nasca ma che sorga poi,nuovamente il sole!
Dani

il 04/12/2002 alle 23:12