la superficialita' , il non amore questo e' il male peggiore. pupetta.
per ogni indifferenza regalata aggiungiamo un mattone al pozzo che ci ospita....saprà l'uomo rendersene conto?....speriamo, intanto l'olezzo cresce...un testo forte caro Ugo, speriamo(verbo ormai troppo usato), complimenti, t'abbraccio, andrea
Bella l'immagine del mondo paragonato ad un pozzo nero, da cui è difficile risalire. Bravissimo!
hai ragione ugo ad essere disilluso e sfiduciato da questo mondo e da una societa' che crea male,miseria per molti,troppa ricchezza per pochi e tanti disastri...ma c'e'anche il bene,fa poco rumore e' vero, ma non dobbiamo mai dimenticarcene e proprio per questo bene che c'e' dobbiamo cercare di migliorarci.questo e' il mio impegno.un abbraccio ugo marinella
Due piani di narrazione, caro Ugo, in questi tuoi epici versi, la mente che non viene più allettata da nulla che sia bello, valevole e desiderato, e la presa di coscienza ahimè altrettanto spaventevole, che non basta questa pena a rendere penosa la "remata" della risalita dal pozzo della disillusione, perchè altre pene e olezzi si frappongono al chiarore della meta.. Una solitudine cruda quella che ci mostri , priva di appigli per ogni velleità di appagamento...sergio