Sospesa dai lecci
e dai grilli cullata
si dondola saggia
la notte assonnata
nella nebbia che passa.
sulle rocce sopite,
passa sugli alberi secchi,
tra le zolle ferite ruzzola pace.
fra tanta gelida quiete
anche il mio cuore tace.
attenderò fremente
il baloccar dell’ombre
per carezzar nel vento
le tue grazie al buio.
vibreranno danze
di sorrisi seminando gioia
vorticose rovesciando fiori.
(1958)
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