Simpatica sdrammatizzaione... perpetua ironia mai vaga! Sir Morris
bravo Vitale uno scrive e poi che sara' sara' ,a me piace leggere anche se qualche volta prendo abbagli e mica so' fenomeno mi dispiace solo se si offendono per qualche commento non giusto,un salutone
Autori e lettori, lettori ed autori, compositori predecessori, predecessori letti, latitanti autori e lettori lettoni... Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
leggere e creare(non solo poesie)...questo siamo noi...spesso le incomprensioni sovrastano le buone intenzioni...non credo importante votazioni, livelli, chi ha più commenti chi lo fa meno, se v'è sincerità bene e se c'è rispetto meglio...ciao vitale, l'ironia salva tutto, andrea
sincerità, rispetto, ironia...ingredienti indispensabili
Scrivere i propri pensieri ,ricordi,desideri è il desiderio di molti.Mi piace leggere ma non tutte le poesie sono comprensibili per me.A volte il suono delle parole è musicale ma non ne comprendo il significato e quindi preferisco non commentarle.Ho sempre però rispetto per tutti i poeti perchè in queste poesie c'è la vita,il cuore,la sensibilità di ognuno di loro.Ciao.
mi associo a Luce 2 sulla comprensibilita' delle poesie ari ciao Vitale
In ordine io amo: 1 - leggere 2 - commentare 3 - pubblicare In quanto alla poesie incomprensibili...ci vuole una tavola rotondissima.
Vitale Tagliaferri, sollecitato dalla capziosa domanda: perché “perda tempo qua, se ne pone un’altra conseguenziale e giusta: “qual bisogno spinga ogni autore”, e poi, giocherellando col verso cerca di rispondere sdrammatizzando l’argomento, ma l’interrogativo rimane. Si scrive per distrarsi, per sfogarsi, per passare il tempo, per testare le proprie capacità creative, per lasciare le lasciare proprie testimonianze ai posteri. Si pubblica per gli stessi motivi, per esser letto e giudicato, per leggere e commentare; e fin qui tutto bene. Non mi stanno bene quelli che non accettano la critica negativa perché si credono superiori! Ed è proprio qui che casca l’asino. Ma “qui casca l’asino” è un proverbio. Intanto succede che spesso che l’asino casca perché incespica in quei versi che molti chiamano poesia. Ringrazio il bravo Vitale per avermi dato lo spunto per dire la mia e speriamo che mi perdoniate.
Vitale, stamani la tua poesia mi ha messa in crisi, mi ha messa dinanzi ad una realtà che io vivo sulla mia pelle, perché mi ostino a pubblicare? chi me la fa fare, chi e cosa mi spinge , perché faccio la pazza se perdo la password e per lunghi periodi non mi riesce di postare? perché resto male da morire quando mi mettono 1 di voto, che mi frega dell'uno di voto io non cerco voti, io cerco anime assetate che condividano le mie stesse pene e le mie stesse emozioni, allora perché??? perché?? perché? Una sola è la risposta plausibile, perché siamo tutti malati di solitudine spirituale, anche se viviamo immersi in una folla di persone, cerchiamo anime con cui dialogare di stelle.
Grazie!...i poeti dobrebbero abbracciarsi e non farsi la guerra!!! Ed è la peggior guerra..perchè si schianta l'Anima!
Hai detto cose molto giuste. penso che il bisogno di scrivere è per "condividere" con altri. condividere è talmente importante che che i commenti sono "preziosissimi". Per me il guaio è che ho sempre poco tempo per entrare e ne soffro. qualcuno potrebbe pensare che non ne abbia l'interesse ma non è così, Ho fatto una raccolta di tutti i commenti ricevuti perché li tengo in grande considerazione. Trovo la tua poesia eccezionale. Bravissimo. Un caro saluto Fabio
ironia e intelligenza vanno sempre a braccetto, mai presunzione e intelligenza. personalmente nell'ordine amo leggere, commentare, scrivere quando ho qualcosa da dire...pubblico meno di quanto scrivo, cmq....e leggo e commento meno di quanto vorrei, perchè me ne manca il tempo purtroppo... ciao Vitale! eos