Il sole lo puoi guardare
se rosso si annega nel mare
o trionfa solenne nel cielo;

poi rimbalzando tra specchi lucenti
si scioglie in lenzuola di stelle
e sbuffi di nubi pigre.

pensando intensamente tornavo
dove arde il ricordo del tepore antico
di una tazza di latte fumante
che geloso porto in petto,

ma l’infinito indifferente
fluiva ai quattro lati
e poi non c’era nulla,

solo ricordi dimenticati
seduti in sale di attesa
come statue di marmo freddo
tra cani curiosi dai lunghi musi;
il treno è partito
forse non ritorna;

domani sarà diverso
semplicemente poi
senza anteporre mai.