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Pubblicata il 06/01/2014
Vivo da sempre
sul tuo alito costante
ma ancora non capisco
le intime ragioni
di questa vuota esistenza,
spinta a forza, rincalcata,
contro il muro del dolore.

E ancora non conosco
quanto tempo resti
a queste ore assottigliate
prima che si faccia tardi.

Solo un refolo di vento
sembra a tratti imitare
il tuo veloce transitare
ma è solo lo spostamento
d'una massa circolare
che gira a vortice nella mente
e istantanea refluisce
tra le pieghe delle dita.

Dimmi,
per quanto tempo ancora
potremo giocare scalzi
sulle lastre del futuro?

Per quanto tempo ancora
dovremo allungare
queste mani nell'attesa?
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Ti direi...ma forse ti annoierei.

il 06/01/2014 alle 16:54

probabile

il 06/01/2014 alle 17:05