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Pubblicata il 21/12/2013
Il reticolo di onde mosse
si disperde casuale lungo
i bordi della canoa.

Piu' ti guardo in quest'enfasi
rifratta, nel sibilo della pagaia
docile, più ti assemblo come
un punto che rifugge l'orizzonte.

Si avvicina come te, spettinato
sopra l'ancora di un raggio, a
riempire l'aria vizza della
sua solarità;
infantile e in fondo colma
di riverberi di vita,
come spettri d'acqua ansante
che scompaginano i flutti.

(Dedicata a M., poetessa pentita.)
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Roboante!

il 21/12/2013 alle 19:27

pentita di che, di cosa?? i poeti non dovrebbero pentirsi mai.

il 03/01/2014 alle 17:43