malinconico vuoto che fa parte di noi , molto bella la chiusa ne raccoglie tutto il senso . piaciuta..
Rosi, un incedere senza requie nella desolazione di un silenzio cosparso di nulla, questo tuo che non lascia scampo e non offre al lettore appigli o analisi personali, tali da indurlo a credere che sia un nulla cosmico congenito alla natura stessa dell'essere, ma non è così, inoltrandoti nella tua disanima, offri la tua interpretazione di questo orror vacui, è nella ricerca interiore che naufraga sui bastioni munitissimi della brama e del effimero , triste epilogo di una vita spesa a percorrere un tragitto costellato da punti casuali, estranei, parte di una eternità immutabile. Che dire, una disamina la tua complessa e virata da un nichilismo oscuro e senza scampo come ce lo porgi, con un lessico accurato e che rincara se ce ne fosse bisogno la tua conspevolezza volta allo scuto. Mi viene in mente un pensiero di Yung, uno dei padri della ricerca della psiche che recita più o meno così.. è necessario che l'uomo lavori per portare l'inconscio a livello cosciente, che lo conosca ed impari a capirlo, altrimenti sarà condannato ad esserne succube, ed a chimarlo, Destino.... Una lettura che coinvolge, rosi, sempre notevole...sergio
Sergio scusa l'assenza dovuta a problemi di connessione e il conseguente ritardo di risposta! Ho letto! Sì caro! Disamina indiscutibile preziosa e vera! Che dire? Grazie di tutto! Avere un lettore come te mi gratifica nel profondo! Ciao caro!
Ringrazio della lettura e dei commenti alla poesia ognuno importanti e preziosi per chi scrive! Grazie di cuore!
Raf non è forse così il vuoto? Ma capisco il malessere che la poesia provoca! Ciao e grazie!
"Non mi sono mai sentito allo stesso tempo così distaccato da me stesso e così presente nella realtà" A. Camus.....a parte la citazione, e molte altre e di varia matrice se ne potrebbero fare, passo ora a commentare. Io difficilmente riesco a provare sgomento profondo nella lettura di poesie, finora è successo con poche di questa casa e con alcune di Montale e di Antonin Artaud....ora posso aggiungere questa tua, che metterei fra le preferite se non avessi tutti gli spazi occupati, me la copierò da parte nel mio archivio. Non è solo scritta bene, semantica immagini enfasi, c'è pienamente la volontà di esprimere un vuoto assoluto, che pervade ho ti ha pervasa e non solo quello che rende il testo davvero poesia, magnetica, è che ha la forza di convincere per un attimo chi legge che tutto sia quel disfacimento e quella desolazione che descrivi, e qui mi spiace affermare che per buona parte è così....la citazione di Camus non è casuale, per me il vuoto si genera quando noi stessi non riconosciamo più noi stessi come ente fisico, pensante, emozionale, oppure sentiamo di essere ma non di esistere perchè siamo portati a pensare che la nostra esistenza debba essere confermata da altri, e quando l'indifferenza invece dilaga ne veniamo annullati. Ovviamente l'uomo non può stare sempre solo senza provare nulla, però un modo per evitare il vuoto è almeno riconoscersi. Scusami questa digressione, ma mi hai profondamente toccato. Hai saputo esprimere per me questo e altro, una notevole e poderosa creazione poetica, la tua migliore fino ad ora oserei dire, e rinnovo e parole di Sergio, nel dire che una lettura così, rosi, coinvolge sempre ed è notevole. Prima di salutarti, la poesia non porta sgomento e nel suo insinuarsi nell'animo, nel pensiero che come ogni grande opera rivela il vuoto, o il suo inizio in ognuno di noi, e scoprirsi si sa....angoscia sempre....complimenti, Andrea.
Grazie Andrea! Il tuo commento l'ho copiato ai piedi della poesia così da poterlo conservare!
Condivido commenti di chi mi ha preceduta ..... profonda e meditativa.