PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/07/2013
Tu mi hai lasciato quella sera
alla stazione

venerdì

con due bottiglie di Barbera
incominciando a bere dimenticherò

tu mi hai distrutto le illusioni
di una vita di Poesia

imprigionando le emozioni
fuggendo con un treno tu sei andata via

anche se rivedrò
il tuo dolce viso nella notte
verserò Whisky e Gin
e incominciando a bere dimenticherò

batti il tirso sul mio cuore
fallo a pezzi

“Evohè!”

versa tutto nel bicchiere
e incominciando a bere dimenticherò

batti il tirso sul mio cuore
seguo il ritmo

“Evohè!”

brindo alla fine di quest’Amore

stringimi ancora nell’edera e poi Io dimenticherò

anche se...

tu mi hai lasciato quella sera
alla stazione

venerdì

spazzava il vento la brughiera
e fuggendo con un treno tu sei andata via

anche se sognerò
il tuo bel sorriso nella notte
liberò Vodka e Rum
e continuando a bere dimenticherò

batti il tirso sul mio cuore
fallo a pezzi

“Evohè!”

versa tutto nel bicchiere
e incominciando a bere dimenticherò

batti il tirso sul mio cuore
segui il ritmo

“Evohè!”

brinda alla fine di quest’Amore
stringimi ancora nell’edera e poi Io dimenticherò

stringimi ancora...

nell edera e poi...

io...

dimenticherò
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Giustto per precisare; nel mio caso i gradi alcolici sono licenze poetiche (un'offerta Dioniso, più che altro...) . Gradirà? boh! ;-)

il 31/07/2013 alle 20:17

Mi hai preceduta... volevo dirti di posare il bicchiere, sederti sulla panchina della stazione perchè il tuo treno arriverà e allora dovrai essere sobrio. Bei versi, mi è piaciuta la struttura poetica. Un cordiale saluto, patty

il 01/08/2013 alle 08:09

Bella!

il 01/08/2013 alle 09:25

Simpatica!

il 28/08/2014 alle 08:25

Grazie, Elisa: è una parafrasi dionisiaca scandita dal grido delle menadi: "Evohè!". Stolcius

il 09/09/2014 alle 23:43