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Pubblicata il 15/07/2013
Laggiù spighe dorate a un vento
gentil ondeggiano e piegansi ridenti,
più su in alto un cielo azzurro terso,
da qui d’uccelli battiti d’ali festanti
a quella bionda pastura dolce vanno,
lieto frullio senti nell’aria ed allegria.
oggi alla mente torna quel mattin
lontano, altro era quel dì quel campo
altre eran pur quelle dorate spighe,
d’amor così volavan i pensier miei
e tu che poi festante lieta sorridevi,
oggi ormai a me non più spighe dorate
non più di Cupido ali spiegate in volo
non bionda dolce pastura ai desideri
che già sazio di dolore è il cuor mio
per quel nel tempo andato abbandono tuo
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virgilio è risorto! peccato per i 2000 anni

il 15/07/2013 alle 16:39

Bellissimi versi, complimenti,patty

il 15/07/2013 alle 19:42

bravoooooooooooooo,ciao

il 16/07/2013 alle 15:46

Tu sei Rusticus, vivo e vegeto! Modernamente classico! Assolutamente!

il 17/07/2013 alle 17:04