Amica mia
hai occhi di farfalla
ruscelli di aride lacrime
e sottili crepe nel muro del cuore.
sei crisalide parlante
e su te s’infrange la mia immagine
amica inaspettata
intima stessa voce
sguardo dell’anima di Aisha
chi sei se non io?
la donna completa che saremo.
siamo sole
e non c’è domanda,
ammenda,
né attesa;
perché esiste un attimo
in cui fiorisce il Loto
in ogni singola risposta.
resta.
continua.
nutri l’universale calice bianco
su cui cadranno lacrime
a concludere il dolore dell’appartenenza.
stasera è stata
il grezzo diamante della gioia.
amica mia,
siamo doppie ciliegie
doppie stelle e dispari fili di seta.
oggi
diritte sotto la volta d’una cattedrale
germogliata nel cupo bosco,
abbiamo catturato la luce
liberato il ghepardo nell’anima di Aisha
abbattuto gli argini dell’impetuoso fiume.
e corriamo, amica mia
con i flutti vorticosi
laggiù
nel fondo d’Opale
diritte verso il mare.
nell’orizzonte ti vedo.
nei tuoi occhi di falena
il sogno farsi Luce
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