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Pubblicata il 19/11/2002
L’odore di pioggia mi ricorda mio padre
nei grigi mattini di un gelido ottobre
quando in preda alla grande passione
correva tra i campi ridenti e fumanti
e grondava sudore coperto di gioia.

Ricordo l’odore bagnato del sordido corpo
nel candido abbraccio al suo grande ritorno
e si’ stanco e spossato cercava riposo
nei grandi occhi dolci del figlio orgoglioso
che tanto fremeva all’arrivo del giorno

Rivedo poi il giorno che a questo seguiva,
la tavola colma di beni e risate
che sorde salivano dai nostri cuori
ma sovente restavano dentro,non fuori
mentre i quattro elementi s’univano a fare famiglia!

Mi accorgo sol’ora della gioia dei giorni passati
e nessuno piu’ corre nel fango dei campi
mentre alzo la testa alla mensa e trovo silenzio,
mentre aspetto seduto alla porta il calore del bacio,
da quando sei uscito ad agosto e non sei piu’ tornato…

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mi piace molto bacioni, ester

il 19/11/2002 alle 11:53