Caro Ugo, ancora una volta ci regali immagini semplici che la tua poesia sa avvolgere di magia. Complimenti,patty
Un bel volteggiare di versi scritti con eleganza e maestria. felice domenica
nella morte di queste foglie già si intuisce la speranza di nascita nuova, senza tempo molto bella e delicata ciao
Guarda che deve ancora arrivare l'estate Ugo. Vabbè che col tempo che ci ritroviamo vien da pensare all'autunno... e... vero... ci sei riuscito ed hai composto una gran bella lirica. Complimenti per quel "prillando"... Con affetto Fabio
Oh! Mi piacerebbe tanto che tu ti ricordassi Dei giorni felici in cui eravamo amici. A quei tempi la vita era più bella E il sole più brillante di oggi. Le foglie morte si raccolgono con la pala. Vedi, non ho dimenticato... Le foglie morte si raccolgono con la pala, anche i ricordi e i rimpianti. E il vento del nord le porta Nella fredda notte dell’oblio. Vedi, non ho dimenticato... La canzone che tu mi cantavi. Yves Montand Forse riportandoti la traduziole della canzone francese ho snaturato o drammatizzato i tuoi versi, ma io oltre le tue parole, meglio, in esse, ho colto una assenso silenzioso alla malinconia ed alla inesorabilità del destino non inteso some fato ma come naturale evolversi degli avvenimenti un traqgitto un inteludio, una fine... pardon, Sergio
"Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,/ risale, prende il vento; ecco pian piano/ tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza./ " .......Caro ugomas il richiamo è stato troppo forte....I tuoi versi bellissimi mi hanno fatto venire in mente quella balza davanti ad Urbino ventosa.....Poi il merlo che geme "pel suo nido" pare di vederlo....Checché ne dica o possa dire il Kenji il tuo modo di poetare mi manda in visibilio......., rom.