PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/05/2013
Da nord, ma con il tempo asciutto,
gelida e fredda vien la tramontana.
il Grecale si, è molto brutto,
sale dal nordest e con la Bora
la corsa verso casa rende vana.
quindi ci amareggia il Maestrale
che viene dal nord, d’origine polare
si scontra con il clima temperato
siccome sale su dal nostro mare
e il gelo suo sfidar non vale.
ponente e Levante sono venti estivi
da ovest ed est detti primitivi;
il primo soffia presto dal mattino,
concilia il secondo ogni siesta:
sorvolano il Tirreno da vicino
e anche all’altro mare fanno festa.
il sudest genera il Libeccio,
un vento umido e violento;
assai temuto per le mareggiate
per l’intreccio delle condizioni
di burrasca e piogge esagerate.
umido e secco invece è l’africano,
lo Scirocco, caldo e pieno d’afa.
invece l’Ostro che è meridionale,
poco si sente e poi non fa male.
direte: e il Fohn l’hai dimenticato?
no, no, l’Alpi ascende in primavera,
risale freddo e cala riscaldato
tra le region del nord giorno e sera.
ecco, la rosa dei venti ho dettagliato,
tolgo il disturbo e passo all’altro lato.

n.B.
non pretendo che la consideriate poesia, è solamente un’elaborazione in versi.
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Un delinearsi chiaro dei venti catturati dalla famosa rosa. Ogni vento s'accompagna ai suoi effetti e alle sue caratteristiche peculiari, uno scritto quindi certamente accurato nell'informazione e nel contenuto, tutto pervaso da un tono quasi giocoso, specie nel finale, un tono che si potrebbe poeticamente attribuire al vento stesso, che per sua natura è girovago e tocca un po' tutto come un bimbo in un gioco, prova un po' tutto... Per favorire una certa musicalità e forse una lettura più scorrevole l'autore ha donato ai versi le rime, che pur essendo semplici hanno raggiunto almeno uno degli scopi prefissi. Caro Ugo, ci sono punti che mi sono piaciuti molti altri su cui ho qualche riserva, come nella descrizione del Maestrale e il passaggio dello Scirocco....per un attimo mi sono chiesto che vento fosse il Fohn...poi pensandoci sono giunto alla conclusione che sia il Favonio. Il testo ha il pregio di cercare d'unire descrizioni quasi scientifiche, anche se sarebbe meglio dire empiriche ovvero un semplice descrivere di effetti e modalità di nascita dei venti, e sensibilità poetica. Siccome tu stesso definisci il testo un'elaborazione in versi pure io l'accolgo come tale e non come poesia, benchè con qualche semplice ritocco vi si avvicinerebbe molto... Complimenti, forse non il migliore fra i tuoi, però la materia da trattare era ostica e per ciò il testo s'impreziosisce della fatica(?) e della cura messe. Ti abbraccio e ti auguro buon pomeriggio Ugo, Andrea.

il 12/05/2013 alle 15:34

caro Ugomas io la trovo bella e oltretutto insegna qualcosa e scorre docemente, ma le mie letture non sono come alcuni tipo Cantorom Andrea eccecc essi si che sanno leggere nella poesia come ti dimostra il commento di andrea e possono essere critici io le leggo come smplice persona certo ci riconosco il sentimento il dolore posso dire mi piace o non mi piace ma per me basta che uno scrive qualcosa e' un modo di dire ,qualche verso ed io lo leggo, un abbraccione e buona domenica

il 12/05/2013 alle 16:17

caro ugomas, la tua bella poesia mi ha fatto venire in mente una canzone che spero, appena potrai, cercherai di ascoltare e che apprezzerai "LE BIZZE DEL VENTO_I GATTI MEZZI" A presto francesca :)

il 12/05/2013 alle 16:33

splendidamente cuore e mente......

il 12/05/2013 alle 17:49

caro ugo,hai ragione.Questo tuo scritto non puo'considerarsi poesia nel senso stretto della parola,ma la descrizione esatta,dettagliata quasi da filastrocca,unite a musicalita' e leggerezza,la rendono molto gradevole:Andrebbe,anzi io la leggero' ai miei nipotini,perche' l'aiuto delle rime, rendono piacevole imparare le qualita'positive o negative di questi venti che fanno parte sempre della nostra vita:A me e' piaciuta,molto poiche' non sempre ci si sente di descrivere dolori sentimenti o problemi esistenziali e ,questo argomento quasi scientifico,viene descritto senza annoiare.bravo marinella

il 12/05/2013 alle 18:56

Leggo questi straordinari versi. venti nel suo intenso soffiare. Mi manca la Tramontana e il magistrale.Poesia piaciuta ☺

il 12/05/2013 alle 20:31

Caro Ugo, la lettura di questa tua composizione è stata deliziosa….Detto sinceramente se l’avessi trovata in un testo del tipo dei vecchi sussidiari non avrei battuto ciglio perché scorre e diverte e raggiunge anche una sincera vena poetica......Ci sono dei passaggi molto divertenti ma che donano un'armonia poetica.....Un abbraccio, rom.

il 12/05/2013 alle 22:03

Moto istruttiva questa ode. Lettura gradevole per niente lagnosa. La rosa dei venti ringrazia. VVVVVVVVVVVVVVVVVV

il 13/05/2013 alle 03:36

Molto istruttivo e simpatico questo... questo... sonetto, ode, egloga, madrigale, chanson de geste.. e chi ne ha più ne metta, ma metta e non tolga, perchè la poesia è,a parer mio, inclusiva e non esclusiva. Una piacevolissima lettura di versi deliziosi e scritti con cognizione di causa, segno incontrovertibile di una dedizione notevole alla parola ed alla lingua. Bravò!! Sergio

il 13/05/2013 alle 13:51

Caro Ugo, con la maestria che ti contraddistingue hai regalato a tutti noi una rosa speciale, che porta in se tutti i profumi del mondo trasportati magicamente dai venti. Descrivendo con il cuore le peculiarità di ognuno di essi. La poesia traspare sempre. Un abbraccio patty P.S. Per astronauta: Forse ti è sfuggita la Tramontana... primo vento descritto, Il "Magistrale" non esiste... forse ti riferivi al Maestrale... Un saluto anche a te.

il 13/05/2013 alle 16:09

Tieni conto che non sono letterato nè tantomeno poeta, quindi il mio commento non so come potrebbe essere definito, però ti dico quello che percepisco io. Sai vi sono molti tipi di poesia. Sono sempre parole messe assieme.Per la musica è una sequenza di suoni. In tutti e due i casi chi ascolta "sente" qualcosa di più, perché entra in gioco un indefinibile meccanismo che va a toccare altre sensibilità. Per cui, da "come" vengono comunicate (parole o note) secondo me non importa se si tratti di endecasillabi o rime semplici, quello che hai scritto va oltre una semplice composizione in versi. Una filastrocca? può essere. ma il tutto è "legato" assieme in un percorso-gioco di effetto oltre che interessante anche gradevole. Può piacere o non piacere. Non siamo tutti uguali. Personalmente a me è piaciuta, ed anche molto. Confesso che vado matto per queste. Ci sono cose valide anche nelle cose più semplici. A riguardo della musica per esempio so che vi è una enorme differenza tra una canzonetta ed una sinfonia...e, certe volte, una canzonetta ti alleggerisce il cuore proprio per la sua fresca semplicità ed il buonumore che ti procura, a dispetto di una sinfonia di cui bisogna essere nell'animo giusto per essere ascoltata ed apprezzata. Complimenti da parte mia. Con grande affetto Fabio

il 13/05/2013 alle 23:29

Io la vedo bene come poesia didascalica, è un genere che a me piace molto. Questa in particolare l'ho trovata piacevole e curata, musicale e compita.

il 15/05/2013 alle 12:48