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Pubblicata il 15/04/2013
La stanza rigida e l’alito che fuma.
sibila il vento, ulula, infuria,
sbatte, s’adira.
un noce nell’orto combatte;
scheletrito e bruno si curva,
scricchiola, si drizza, quasi s’abbatte;
si scuote, s’inchina, si torce.
sull’erba in ginocchio,
atterrito e tremante, piagnucola il passero:
a stento saltella.
belante un agnello prillando rincasa,
rincasa intirizzito un cane, un pastore ammantato s’affretta;
la vetta ondeggiante si copre di nebbia.
qualche finestra s’assicura sbattendo;
continua il vento e il cielo s’abbuia.
fumano i comignoli.
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mi è parso di vederla la scena,complimenti!

il 15/04/2013 alle 11:46

incredibilmente reale,sembra d'essere li' a rabbrividire ,a guardare la sofferenza dei rami del tuo noce.come sei bravo!marinella

il 15/04/2013 alle 12:50

Molto vivida, apprezzata tantissimo la circolarità della lirica: si apre con il fumo e si chiude con il fumo. Complimenti!

il 15/04/2013 alle 15:45

cartolina di un giorno con freddo e vento, mi tolgo il cappello alla tua bravura,ciao

il 15/04/2013 alle 16:11

una bella poesia dalla grande carica visionaria(ma realistica)...molto ben fatta, saluti^^

il 15/04/2013 alle 18:28

Bellissima e realistica descrizione che viaggia sulle rotaie della poesia. saluti,patty

il 16/04/2013 alle 05:49

Hai dipinto il mio paesaggio

il 24/04/2013 alle 10:37