Eccomi qui destato
da una luce obliqua
nel verde profumo d’aprile
che fende il buio nella stanza.
un vigore ignoto mi sospinge,
soffio vitale,
che apre nuove speranze.
che mondo è mai questo?
appare diverso!
c’è intorno un fiorire
di pioggia, di Sole
nell’aria più mite
dai chiari colori acquerello.
qualcosa è accaduto
nel fondo del buio della notte
che porta, nel seno,
la luce dei fiori di campo
e sfronda, col vasto respiro dei prati
le nebbie d’inverno.
la gioia ha lenito il dolore
e per sempre?
il freddo malanno,
legato al destino del Mondo
è svanito,
con l’ultima brina d’inverno?
o è solo il cascame d’un sogno
il cuore che torna leggero?
tra poco sarò lì nel Mondo
immerso a scrutare
negli occhi d’anonime folle,
dov’è la realtà e dove
l’inganno del solito sogno.
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