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Pubblicata il 15/03/2013
Il portone rosso
fu chiuso di un sol balzo
da sempre, ottuso
come un grido inerme
di chi avrebbe voluto varcarlo,
il porton rosso
poi, fu forato
da un tarlo.

sfondato
perse il suo colore
e seccò, nascosto
sotto briciole di storie,
appoggiate
labili, su di una ringhiera
volando sopra un vento,
quello fresco della sera.

con quel varco aperto
fu tutta un’altra storia,
si dimenticò la serratura
rugginosa, sulla terra
senza più dolore ne gloria
perso, nel clamore
desto di un cinguettìo;

volatile tremendo oblìo!
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4,3/5 meriti (4 voti)

bella :-)

il 15/03/2013 alle 18:05

Bravo. Un sorriso patty

il 15/03/2013 alle 19:46

interessante, un delinearsi d'immagini tutt'altro che prevedibili..mi piace, ciao

il 15/03/2013 alle 20:07

Grazie a tutti per i commenti...mi piace sapere di aver donato sensazioni e immagini imprevedibili!

il 16/03/2013 alle 09:09

e questa dove era finita! l'avevo persa insieme alla chiave! sai che ti dico!? io quasi quasi la butto via 'sta chiave che, col portone aperto, fresco e profumato sarà il vento che entrerà in casa! un bacio forte forte francesca! :)

il 16/03/2013 alle 19:51

Francesca..il tuo commento...é volo tra le canzoni del vento!

il 17/03/2013 alle 00:07

nel tuo portone rosso s'è nascosto il tempo, cigola con la sua voce eterna, esce fuori da ogni riferimento originale e onirica, molto, molto piaciuta

il 18/03/2013 alle 10:20

Grazie, mi piace sapere che la mia poesia buca il tempo e lo spazio gettandosi nei sogni!

il 18/03/2013 alle 10:22