...sei sicuro che non hai avuto la febbre?...scherzo eh...cmq le tue poesia in questi giorni sono molto particolari...e mi piacciono...sono gocce "strizzate" dalla tua mente...è evidente che il riposo conduce a pensieri diversi...ci si sofferma di più su noi stessi...diciamo che quando stiamo solo ci studiamo...almeno io la penso così...
...baci...simy
Si, da soli ci studiamo, ci analizziamo e sulle rughe posiamo i nostri più intimi pensieri.
Ma l'influenza non centra, questo fa parte di un gruppo di haiku scritto all'inizio e rimasto dimenticato.
Un paio di mesi fa, credo.
Sikmy, mi conosci appena, ma dall'inizio ho fatto "viaggi" all'interno dellamia mente alla ricerca di una comprensione di me stesso. E riuscire a capirmi è l'unica cosa in cui posso aspirare in vita. Farlo negli altri sarebbe violenza, per me, e so bene che non ci riuscirei mai.
Ciao
Luigi
Bravo, Pirata, e dn quella pazzia noi ci vestiamo pe "vivere" di vita piena, intensa, irrazionale.
L'amore può essere ragione o pazzia, dipende da che angolazione la si guarda e dall'intensità con cui si vive.
Ciao Piratone
Luigi
Quant'è profondo questo pensiero Luigi!!!!
Quante volte ho accusato l'altrui ragione, ostinata, e testarda, di essere la causa del mio patire!!!
Bravo!
Mary*
Ed io l'ho scritta un mese fa assieme a " Un sorriso di ieri" pubblicata pochi giorni fa.
Ricordi la frase" forse non ti ho capito e non ti ho saputo amare " ?
Due modi diversi di analizzare un rapporto finito male, non guardandoci però come se fossimo sempre le vittime.
C'è sempre un processo ad ognuno di noi se si scava a fondo.
E magari ci scopriamo sempre un pò colpevoli.
E se siamo colpevoli, come da Kafkiana memoria, anche se non vogliamo riconoscerlo, qualcosa abbiamo fatto.
Luigi