...molto profonda...molto dolore...molto di tutto...
...questa confittualità che reca il "poetare" ci conduce a mettere a confronto le "verità" che, si faranno fiorire dei bei versi, ma che portano inevitabilmente a "galla" le tristezze accantonate dallo spirito della sopravvivenza...
...se da un lato la "brezza poetica" ti eccita la mente...dall'altra il "ricordare" diviene "dolore puro" nel profondo del cuore...ma credo che questo ti e ci faccia bene...se vogliamo guarire un'infezione il "male" deve venire fuori...o no?...
...cmq torno a ripetere...molto bella...
...baci...simy
Intensa e profonda che scava nella consapevolezza della nostra malinconia.
Spesso si scrive quando si è tristi.
;-)
M'
...e nella tristezza
quando il cuore non spazi da riempire
che i versi vengono alle labbra
a volte è solo un grido disperato
ma è la tua vera voce
Luigi
La tristezza è una delle muse più grandi della poesia..non odiarla è attraverso lei che riusciamo a scavare dentro noi e a crescere sempre di più....anche quando pensiamo di essere già "grandi"!!!
Molto bella!
Mary*
E' vero, cara Simy, la poesia è per noi l'esteriorizzazione dei nostri pensieri, dei nostri stati d'animo, forse perchè crediamo che in tal modo si possa più facilmente "esorcizzare" quanto di negativo, di conflittuale c'è in noi.
In fondo, la tristezza è come l'Aids: se la conosci non ti uccide.
Un bacione.
Gaetano
Effettivamente, molto di rado sono riuscito a scrivere in momenti di calma interiore o di felicità.
Purtroppo, la malinconia è il nostro motore principale.
Ciao. Gaetano
Dolce Mary, per la verità non ho mai odiato la tristezza per se stessa, è una partner troppo importante nella nostra vita; odiavo ed odierò sempre alcune delle cause di questa tristezza, e tu sai quali.
Bacioni. Gaetano