PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/01/2013
IL MIO PENSIERO ERRANTE

Idee, pretese assurde o fiumana
di alti principi, o falsa competenza
o forse solo debolezza umana
dovuta a criticabile coscienza?

Quale sarà l’ascosa forza arcana
che spinge sempre verso la sapienza
chi si avvicina e sempre si allontana
per ritornare al punto di partenza?

La vita è breve, dura troppo poco
perché si giunga ad una soluzione
ben definita; è un canto troppo fioco.

L’essenza pura sfugge alla ragione,
la quale vaga al buio, come in giuoco
cercando e non trovando soluzione.
***
Soluzione? Sempre vacilla e cade
quando un nuovo pensiero mi conquista.
Prego quel Dio -se c’è- che Lui m’assista
E che mi guidi per giuste contrade.

Nel valutare il paradiso o l’Ade,
io dubito di avere buona vista,
ma fido ancor che la ragion resista
pur se certezze son sempre più rade.

Ma il dubbio c’è, e quanto è grande, è immane.
Per questo cade sempre ogni conforto
Quando le idee si fan malferme e insane?

Meglio stare col frate a zappar l’orto
quando che il dubbio nasce e poi rimane
e ti costringe nel veder distorto?

Io son debole carne peritura
tutti siamo contro il destino inermi:
forti in salute o deboli ed infermi
esposti al divagar della natura.

Ma quale verità, profonda e dura
sovrasta tutti noi, genera germi
come la carne putrida nei vermi
sguazza, dopo avvenuta sepoltura?

Guardo la fede come spettatore
e cerco di capirla, come in sogno.
La fede è amore? Solamente amore?

Forse per qualche strada anch’io l’agogno.
Però mi accorgo -sono spettatore-
che vien cercata in caso di bisogno.
***
Ecco, il bisogno rende l’uomo vile
e cerca un Dio sperando che lo aiuta.
Il mio pensiero errante si rifiuta
A un accomodamento sì puerile.

Perché l’uomo, in età primaverile
crede di aver la mente forte e astuta
finché per giusta sorte sia venuta
l’ora che avanza nell’età senile

la quale gli fa perdere la forza
e lo indirizza nella religione?
Non è forse che perdere la scorza

sia come rinunciar alla ragione?
-Pensiero che si accende e poi si smorza-
Ma questo sfugge alla mia comprensione.

O pensiero che la realtà mi ascondi
vado cercando un Dio ma, non lo vedo;
per tuo capriccio io, credo o non credo
perché col dubbio sempre mi confondi.

Io ti interpello e sempre mi rispondi
con l’incertezza. E contrapponi un veto
a qualsiasi cosa io mi chiedo
oppure che il pensiero mio ridondi.

Come un ape che va da fiore a fiore
col mio pensiero io sono viandante.
Mi spingo sempre con cocente ardore

verso ogni pensiero stravagante.
E ciò è dovuto a un cuore sognatore
o al mio pensier perennemente errante?
***
Procedo in luce o al buio, claudicante?
Contraddizioni, sempre! In me invece
non so trovar conforto nelle prece
sempre legato al mio pensiero errante.

Vaga il pensiero mio, sempre esitante
a volte bianco, o nero come pece.
Io faccio parte dell’umana specie
e in me fluiscono le idee, ma, tante.

Mi trovo tra l’incudine e il martello;
ogni pensiero nuovo mi seduce
al punto che mi logora il cervello.

E questo prova che il destino scuce
ogni trama nell’uomo. E il macchiavello
senza che se ne accorga lo conduce

verso l’impraticabile sentiero.
Ecco, per questo con il cuore anelo
a capire, ad abbattere ogni velo
contro ogni deviazione del pensiero.

Spesso succede all’uomo, al più sincero
di sfiorare un concetto per un pelo
e invece di innalzare gli occhi a cielo
rimane sempre avvolto nel mistero.

Resterò forse sempre il miscredente
alla ricerca di una fede pura
impegnato col cuore e con la mente?

Una salita erta e molto dura
seguire sempre ciò che il cuore sente
nel pensiero che a volte fa paura.
***
Resterò forse sempre il miscredente
che non può mescolarsi alla fiumana
d’ogni credente, quella gente umana
che è capace di creder fermamente?

Resterò forse sempre il miscredente
che non s’accosta a Dio, né si allontana
ma che ogni volta un suono di campana
non mi lascia del tutto indifferente?

Oh Dio, -se esisti- insegnami il cammino
ch’io mi inginocchi presso te implorante
mandami un angel che mi stia vicino;

mandami un segno ed io sarò costante
nell’adorarti. E rendi più piccino
sempre di più il mio pensiero errante.
  • Attualmente 3.66667/5 meriti.
3,7/5 meriti (3 voti)

A parte lo stile dei sonetti che lascia a bocca aperta, ammiro la saggezza e l' intelligenza che traspare ad ogni concetto espresso. Bravissimo. Ciao Patty

il 14/01/2013 alle 08:40

grazie Patty, non so cosa penseresti se leggessi la mia COMMEDIA DE... VINO in oltre 150 sonetti una satira sulla commedia di Dante divisa in 3 parti inferno purgatorio e paradiso? quella sì meriterebbe un applauso come hai fatto in questo modesto pensiero errante. un libro pubblicato anni fa ora esaurito ma in via di ri edizione. ciao carissima, ora vado ad applaudire le vostre, Enio

il 14/01/2013 alle 12:21

grazie Fabio credo che in dialetto non renderebbe e forse non sarebbe x tutti ciao ti abbraccio

il 14/01/2013 alle 13:40

ottima e scorrevole ciao

il 14/01/2013 alle 15:21

a me non piacciono molto le lunghe poesie,ma la tua è...Bella, sara piena di dubbi, ma il dubbio è indice di inteliggenza,ciao Rosa

il 14/01/2013 alle 16:02

bella, complimenti un finale splendido. ciao

il 14/01/2013 alle 16:19

tutta gustata come un piatto prelibato!

il 14/01/2013 alle 19:22

Se ben ricordi ne abbiamo parlato di questi tuoi dubbi in merito alla fede. E' uno scritto molto bello perchè intenso e pieno di interrogativi, di dubbi, di incertezze, di domande senza risposte...domande lecite e ragionevoli che vorrebbero chiarezza. Molto belle le ultime due strofe, quasi una supplica a Dio perchè ti illumini con un segno e renda i tuoi pensieri erranti più piccini e quasi nulli. Complimenti enio, sei bravissimo al di là della fede o dei dubbi. Ti abbraccio!!!

il 14/01/2013 alle 20:57

per gustare questa creazione...non basta il tempo d'una vita...non mi soffremo sullo stile..indiscutibilmente pregiato, raffinato e preciso...concordo sulla scelta della lingua italiana a dispetto del dialetto, non perchè non lo ami, ma perrchè credo che in questo modo tu abbia valorizzato ancor di più la portata di ciò che hai scritto..solitamente sono restio ad apprezzare il sonetto perchè sempre più ne ho letto banali imitazioni(tranne rare eccezioni), ma con te non posso che inchinami e pensare tutt'altro...sei F-A-N-T-A-S-T-I-C-O... Passando ai temi...tratati magistralmente..poni validi interrogativi e lo fai comunque senza appesantire la lettura e questo è una qualità non da poco... ciao... ti saluto tanto Andrea.

il 15/01/2013 alle 01:39

un grande battimano all'amico enio per questi sonetti scritti con la penna del cuore.Marygiò

il 16/01/2013 alle 10:25

ti leggo da poco ma tu sei grande..da sempre! nino

il 18/01/2013 alle 16:29