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Pubblicata il 17/12/2012
Intimità…

Lui non può gridare
Il suo arrivo
Ma la porta s’apre
Alle lunghe dita di lei
E l’ombra della sera
Lascia lo spazio
Agli affetti.

Sulle ginocchia
Nel tepore della stanza
La donna ascolta
Parole carezzevoli
Da un uomo avanti negli anni
Lui le posa una mano
Sui capelli spettinati
Le ciglia di lei son chiuse
Fra le stelle a brillare.

Chissà se il suo sorriso
Resterà uguale
Oltre la soglia
Di questa sua bella età
Lui vorrebbe aiutarla
In quel suo cammino greve
Di mete mai raggiunte.

Negli grandi occhi di lei
Il segnale delle rughe
Non scalfisce ancora
La sua bellezza
Né la sua fierezza
Lui s’illude di poter stare
Tanto tempo ancora
Al suo fianco
Per darle il sostegno
Delle sue braccia.

Quelle braccia
Che la stringono
Facendole sognare ancora
Prati di speranza
Nella mano
La mano amata
Fuori dal mondo
Ma nel cuore
Un tenue scetticismo.

Paura di vedere
Il naufragio
Di due occhi neri
Come perle
In false conchiglie
Desiderio di lei
Farla entrare nella carne
Che gli manca
Nella pelle che non sente
Come un angelo
Che ha soffuso in lui
Il suo amore.

Allungano il passo gli anni
Quando le catene del tempo
Sfidano sogni irreali
Temendo il guado delle ore
Nel fiume di rughe
Senza mare né terra
Trovare consolazione
Nei confini di lei
Senza invadere
Il suo futuro
Fatto di sguardi profondi
In quel suo mare
A volte azzurro
A volte tenebroso
Ma sempre spumeggiante.
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no vergogna a dire solo bella un viaggio attraverso l'età che avanza lasciando intatti i sentimenti strapiaciuta

il 17/12/2012 alle 20:25