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Pubblicata il 12/12/2012
Vorrei poter giostrare intorno alla tua testa
come di brezza festosa,
annuire ad ogni tua intesa
e al bramante cospetto di un tuo pensiero aduso
rendermi capace e complice audace
che di ginepro in fiore condirebbe
il prorompere delle labbra tue
che di veemente rossore
sollecito avrei accese
senza che tocco alcuno
avesse posto posa.

Così farnetico, tra me e me di Te
lungimirata essenza
che a scoprir non mi si appresta
alcuno dei miei pochi talenti,
ma pienezza d’intenti
vo armando per progredir
, ti tanto in tanto,
dal bulbo la sua radice
e succulente ardente
far pasto imprudente
di quel che solo immagino esistente
innesto in cuore selvatico
che ivi alberga
e di cui scorsi talvolta
, s’abbia pietà del poeta,
la sola parte che verga.
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