PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/11/2002
Inceppa il viaggio
inghiottito dal Vulcano
oggi non si vola
non c’è pista
solo cenere nera
questo resta
nel palmo della mano
e nella testa in fumo
un pugno…
Amico
io sono lì
il cuore non arresta
magari incalza
geme nell’arsura
ma la sua vista
è al sole
soppesa il tempo
attende il giorno nuovo
il sogno
e questo basta.

(per A. B.)
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Si, a volte basta un sogno per riuscire a guardare oltre....quando il cervello ti fuma per i troppi pensieri infuocati di rabbia che vi circolano dentro...e il pugno è serrato, non è una mano tesa pronto a carezzare.......
Hai saputo esprimere con poche parole una sofferenza che potrebbe però trasformarsi in speranza se legata a un sogno.....
Trix*

il 03/11/2002 alle 10:32

Certamente è per un catanese.
Ma sopratutto nella parte finale, la lirica, indubbiamente di effetto, la si può trasportare all'antica Pompei. Dove il sogno è rimasto tra le ceneri di corpi immoti.
Un abbraccio
Er

il 03/11/2002 alle 10:38

Immagino che sia un omaggio a chi sta passando momenti terribili per i capricci che questa nostra amata e maltrattata terra ci sta "regalando" in questi maledetti giorni. In particolare ai simpaticissimi siciliani che purtroppo vivono spesso di queste tristi esperienze.
Ha ragione Nemo, questa tua così forte ed intensa poesia, riporta alla memoria le rovine della mitica Pompei.

Max tutto ciò ti fa onore...
Con sincero affetto vorrei "accodarmi" alle tue sentite parole!
;-)
M'

il 03/11/2002 alle 12:17

...è la bocca
che veleno ardente sputa
di un Dio del fuoco
esiliato laggiù
e cova rabbioso
sotto antica cenere

Luigi

il 03/11/2002 alle 17:02

E' d'obbligo oggi chiarire per gli amici che hanno scritto, e per gli eventuali altri commentatori, la motivazione e il significato di questa poesia, in effetti noto soltanto al "destinatario" della medesima. Mi accorgo infatti che resta piuttosto impenetrabile senza una brevissima nota.
La poesia è un po' seria e un po' autoironica.
Si tratta semplicemente del rammarico di un viaggio che i fatti dell'Etna hanno indotto a rimandare ad altra data. Ha ragione Nemo a vederci Catania.
Esprimo quindi il disappunto per la circostanza, pur nella consapevolezza che in spirito l'amico è vicino e saprà attendere con me la nuova occasione per vederci.
Non nascondo inoltre che dietro tale contingenza c'è un pensiero di raccoglimento anche per coloro che sono stati direttamente colpiti dall'evento, al quale ben più duramente si sono aggiunti altri fatti calamitosi in questi giorni, in altri luoghi!
Un saluto a tutti e grazie.
Max

il 03/11/2002 alle 17:07

E' d'obbligo oggi chiarire per gli amici che hanno scritto, e per gli eventuali altri commentatori, la motivazione e il significato di questa poesia, in effetti noto soltanto al "destinatario" della medesima. Mi accorgo infatti che resta piuttosto impenetrabile senza una brevissima nota.
La poesia è un po' seria e un po' autoironica.
Si tratta semplicemente del rammarico di un viaggio che i fatti dell'Etna hanno indotto a rimandare ad altra data. Ha ragione Nemo a vederci Catania.
Esprimo quindi il disappunto per la circostanza, pur nella consapevolezza che in spirito l'amico è vicino e saprà attendere con me la nuova occasione per vederci.
Non nascondo inoltre che dietro tale contingenza c'è un pensiero di raccoglimento anche per coloro che sono stati direttamente colpiti dall'evento, al quale ben più duramente si sono aggiunti altri fatti calamitosi in questi giorni, in altri luoghi!
Un saluto a tutti e grazie.
Max

il 03/11/2002 alle 17:10

Cara Mary, Ti ringrazio per le parole gentili. Non potevi cogliere l'effettivo senso del brano, anche se ci vai vicino. E' colpa mia. Ho inserito più avanti un commento chiarificatore:-)
Un caro saluto e a presto.
Max

il 03/11/2002 alle 17:14

Sei andato molto vicino caro Ernesto:-) Mi rendo conto di aver indotto a qualche equivoco i lettori. Per questo ho inserito un commento chiarificatore più avanti. Sempre gentile e attento amico.
Un abbraccio a te.
Max

il 03/11/2002 alle 17:18

E l'amico gran poeta e fine "menestrello" mi regala in risposta i suoi bei versi! Grazie di cuore Luigi.
Un carissimo saluto.
Max

il 03/11/2002 alle 17:23

Scusami caro Marco, ma avevo inserito per errore il commento generale nella tua risposta. Sei sempre gentile. Te ne ringrazio molto amico.
Max :-)))

il 03/11/2002 alle 17:25

L'avevo capita, caro Max, e mi associo nel tuo disappunto nel ritardato viaggio, essendo in spirito comunque vicino a entrambi.
Poesia comunque d'effetto, le immagini rendono benissimo la situazione!
Un caro saluto
Axel

il 05/11/2002 alle 13:16

Grazie Amico. E' poesia di poche pretese, anzi, una soltanto: recuperare il viaggio :-)))
Un abbraccio a te.
Max

il 05/11/2002 alle 13:29


Basta alla mente
il pensiero caro
amico ed esperto......... corsaro.

Bella poesia sull' occasione sfumata,e sulla prossima......
sognata.

Un abbraccio
Antonio

il 05/11/2002 alle 20:52

Corsara fu la delicata risposta! E il sogno insegue sempre la sua linea di tragitto, che punta dritta all'abbordaggio dello Stretto:-)
Un abbraccio a te Antò.
Max

il 06/11/2002 alle 14:20