PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/09/2012
Ciao! Come stai? Mi chiede,
So che hai avuto guai
qualcuno me l’ha detto tempo fa
E tu? Domando e non rispondo,
non ci siamo più sentiti.
Non sai? Mi guarda stupito,
mia moglie è morta all’improvviso
ed io, nocchiero un infarto indeciso,
da lei mi stavo incamminando,
poi il fato ha preso un’altra strada
eccomi qui …ora.
Parole che aprono un abisso
lì sul cui fondo giacciono vivi
quei giorni andati, mai dimenticati
i lunghi viaggi senza meta, in autostop
noi studenti, contro il sistema, con gli operai
i sogni folli, rosari d’illusioni sgranati alle riunioni.
Bastava allora avere le tasche vuote,
la testa piena, l’India incensata nei ricordi,
la musica underground, la luce del nuovo mondo
sbirciata, all’alba, tra i lapilli dei falò.
Certo erano forti le amicizie allora
vere e perfette, gli amori amati fino in fondo,
non com’è adesso che mi guardo attorno
fiaccato come sono dai troppi se e dai ma
stillati veleni di quel che il tempo insegna
e dal sapermi dentro un ritmo di stagioni,
di questa vita frantumata, in mondi sovrapposti.
La primavera svanita in un volo di farfalla,
l’estate promessa eterna già tramontata, ora l’autunno
e, appena al suo confine, l’inverno freddo
sfumato, nell’orizzonte privo di ritorno
eppure, quel che ero allora
sembra non essersi acquietato
leggo lo stesso anche nel tuo sguardo
ma le parole, le nostre parole, si perdono altrove
sai mi dispiace per quello che è accaduto,
ora teniamoci in contatto…
Con gli occhi seguo per un po’
l’allontanarsi dei tuoi passi
mentre ti perdi, per la tua strada.
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mi sono ritrovato in molte cose, ad un certo punto le parole diventano pensieri, e come è triste, alla fine, quel "teniamoci in contatto", come è freddo, asettico, e come rappresenta bene la nostra epoca...un abbraccio fraterno sancho

il 08/09/2012 alle 18:36

Tristemente reale,molto....vita

il 08/09/2012 alle 20:31

tenersi in contatto con chi ha diviso sogni, ideali, giovinezza con noi sarebbe troppo triste, doloroso anche....come confrontarsi continuamente con il proprio scontento, la propria delusione attuale, come far soffrire ancora di più la parte di noi non acquietata.........come tradirla coscienti di tradirla, perchè ciò che non si è realizzato, ora si sa che non può realizzarsi. Erano sogni, ma da giovani non si sapeva che lo erano e che erano destinati a rimanere tali...
esiste un luogo dell'anima in cui si continua a essere giovani, con la testa piena di sogni.....è giusto secondo me che quel luogo resti inviolato da frequentazioni tardive,......non so dire meglio, spero si capisca quello che voglio dire......
la tua poesia è veramente bella e toccante.....l'ho sentita molto, soprattutto da "la primavera svanita" alla chiusa.
ti abbraccio
eos

il 08/09/2012 alle 23:13

Ciao San ti ho letto con...piacere
bentrovato
un caro saluto
ninomario

il 09/09/2012 alle 09:47

Grazie Arturo, un commento che mi ha "toccato".

il 10/09/2012 alle 23:11

Ti ringrazio per il commento, sintonia di visione.

il 10/09/2012 alle 23:12

Come accade sempre ...lettura molto interessante la tua. Nonostante non sia corretto a volte carichiamo le persone di valori-simbolo, vestendoli dei nostri stati d'amino. Aspetto da riflettere. Grazie

il 10/09/2012 alle 23:17

Ti ringrazio, vorrei leggervi ed essere più presente nel sito, ma la vita mi tiene appeso a solidi chiodi. Un abbraccio.

il 10/09/2012 alle 23:20