Mirabile poesia che ho molto sentito...
le immagini sono stupende e tutta l'atmosfera che traspare dalle perole intriga.
La chiusa enigmatica mi prende molto.
Ti saluto
Andrea.
parti dai piccioni che sono i piu' umili uccelli che si sono adattati alle città...come da dietro immaginarie sbarre t'immagini una vita infinita, il grande mondo, un rivolo che diventa un fiume, e poi le domande sulla vita e sul suo significato....Mi ricorda Lo Tse quando disse "si può conoscere il mondo senza uscire dalla propria stanza"...mi è piaciuta, sempre nel tuo stile denso e profondo..un grande abbraccio sancho