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Pubblicata il 22/01/2012
Ero un ragazzo che sognava
la scuola divorata dalle fiamme
parole poco forbite
spargevo tra le campagne
e non studiavo il piano.

Il sole, astro remoto
per me scottava sulla pelle
mentre correvo senza tempo
a perdifiato, col cuore in gola
e la milza dolente

E le ginocchia scorticate
spuntavano da brache
passate dai fratelli
lì dove ritto col mio vascello
l’onda furiosa montavo
dell’erba sotto il vento.

Non mi attardavo all’oratorio
sgranando le preghiere
la trota era in mia attesa
smaniosa alla sorgente.

Mille passi ho seminato
sui prati, svaniti nel cemento
e poi altri ancora sperduti
lungo il torrente
ora chiavica repellente.

Ingenuo bucaniere abituato a niente
viaggiavo oltre il confine delle stelle
con il solo potere della mente

E sotto un benevolo cielo
il mondo ho attraversato
nel mezzo della mia valle
che a lungo mi ha cullato.

Da molto, molto è cambiato
e nella piccola valle, quando ritorno
quel mondo perduto
è un perduto rimpianto.
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buona dose di introspezione e rimembranza, a presto...

il 22/01/2012 alle 13:20

sono le tue piu' belle, quando il ricordo, pur nella malinconia, è ancora vivo, bagaglio, rifugio, pur nel rimpianto finale..un abbraccio sancho, bentornato

il 22/01/2012 alle 14:57

è vero, i luoghi della nostra fanciullezza restano tutt'uno con noi stessi, coi quali ci identifichiamo nel ricordo...tornare a rivederli e trovarli trasformati, in peggio poi, è come essere saccheggiati, derubati di quella parte così importante della nostra vita.
ti capisco...anche per me è un dolore che si rinnova ogni volta che al posto del grande giardino della mia fanciullezza, vedo case, case e case!
molto bella, mi è piaciuta davvero moltissimo.
ti abbraccio
eos

il 22/01/2012 alle 15:05

i luoghi in cui siamo cresciuti sono rimasti uguali solo nei nostri ricordi, il tempo li ha mutati nel reale.
Ad ogni luogo un ricordo, una sensazione, che affiorano e ci donano la pace che avevamo nella libera giovinezza.
Molto bella vera e sentita.
Un grande saluto
Andrea.

il 22/01/2012 alle 17:10

Ti ringrazio per il bel commento.

il 22/01/2012 alle 19:52

Come sempre dici bene. Il cambiamento in peggio dei luoghi legittimamente "santificati" dalla nostra memoria fa male come può farlo un atto di violenza psicologica. Ti ringrazio per il tuo bel commento.

il 22/01/2012 alle 19:57

Grazie per il commento e per l'apprezzamento... mi piacerebbe essere molto più presente nel sito per scrivere, ma principalmente per leggere delle cose notevoli che ci trovo scitte, le tue innanzitutto.

il 22/01/2012 alle 20:02

Grazie per aver letto e commentato la mia.

il 22/01/2012 alle 20:03