buona dose di introspezione e rimembranza, a presto...
sono le tue piu' belle, quando il ricordo, pur nella malinconia, è ancora vivo, bagaglio, rifugio, pur nel rimpianto finale..un abbraccio sancho, bentornato
è vero, i luoghi della nostra fanciullezza restano tutt'uno con noi stessi, coi quali ci identifichiamo nel ricordo...tornare a rivederli e trovarli trasformati, in peggio poi, è come essere saccheggiati, derubati di quella parte così importante della nostra vita.
ti capisco...anche per me è un dolore che si rinnova ogni volta che al posto del grande giardino della mia fanciullezza, vedo case, case e case!
molto bella, mi è piaciuta davvero moltissimo.
ti abbraccio
eos
i luoghi in cui siamo cresciuti sono rimasti uguali solo nei nostri ricordi, il tempo li ha mutati nel reale.
Ad ogni luogo un ricordo, una sensazione, che affiorano e ci donano la pace che avevamo nella libera giovinezza.
Molto bella vera e sentita.
Un grande saluto
Andrea.
Come sempre dici bene. Il cambiamento in peggio dei luoghi legittimamente "santificati" dalla nostra memoria fa male come può farlo un atto di violenza psicologica. Ti ringrazio per il tuo bel commento.
Grazie per il commento e per l'apprezzamento... mi piacerebbe essere molto più presente nel sito per scrivere, ma principalmente per leggere delle cose notevoli che ci trovo scitte, le tue innanzitutto.