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Pubblicata il 17/12/2011
Gocce di sangue
che concimano la terra
Le bombe scendono dal cielo
come stelle cadenti
La bellezza di una donna
che ti ruba la ragione
Il dovere
che non permette legami col nemico
Patria da servire
e caricatori da vuotare
calpestando piantagioni di riso
e contemplando rossi tramonti
L’amore che non conosce lingue
Razze
Nazioni
Colori
Difetti
religioni
Quel sentimento
che ti fa vedere bella la vita
anche nel mezzo di una guerra
Di colpo un lampo
nel centro del nostro guardarci
ci ha tolto la vista
regalandoci un dolce sogno
che scavalca il presente
Ho sentito il tuo profumo
tra la polvere delle macerie
dieci metri
e due bandiere diverse
ci dividevano
Ancora un lampo
ma senza sogno a seguito
Riaprii gli occhi
ed il cielo era azzurro
con un pallido sole
Mi guardai attorno
in cerca di te
e vidi un pezzo del tuo vestito
sopra una roccia
e poco lontano
un quarto del tuo corpo
Inutili lacrime che lavano via il dolore
La cattiveria che cresce
ma non verso il nemico
verso l’ignoranza
e la fame di potere
di chi crede
che ci stia guidando
Sono un soldato
in una guerra non mia
avevo una vita
prima
Ho visto l’amore
per qualche secondo
in un viso d’angelo
Ho sperato
di poterlo conoscere
e sentire la sua voce
Mi sono illuso
dimenticando il perché sono qui
Ed ora che ci penso
in verità
non ho ancora capito
qual è il mio posto
Io non odio nessuno
Eppure
mi ritrovo a spegnere vite
per salvare la mia
Sono un soldato
in una guerra non sua
Avanti straniero
premi quel grilletto
Sono troppo stanco
di tutto questo!
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Si puo essere obbiettori di coscienza per evitare di essere soldado,cosi si evita di fare la guerra.

un saluto,eclisse

il 18/12/2011 alle 23:54