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Pubblicata il 15/12/2011
Un uomo sempre sorrideva.
Pioveva, sorrideva.
Nevicava, sorrideva.
Aveva freddo, sorrideva.
Aveva caldo, sorrideva.
Crisi, sorrideva.
Ciclone, sorrideva.
Imperterrito alla finestra nel riso resisteva.
Così si passavano le giornate.
Non più,
tra i soli sguardi silenti di sconosciute genti,
ma alla visione di quel semicerchio di denti.
Ma una domanda balenava spesso al pensiero,
perchè l'uomo sempre sorrideva?
Ma più di questo era il modo in cui lo faceva,
perchè chi si fermava attentamente a guardare
notava che il sorriso era solito mutare.
Un giorno pareva un ghigno pauroso,
un giorno pareva una smorfia di gioco,
un altro sembrava un grido soffocato,
un altro sembrava un amore accennato.
Apparve poi un bimbo che piangeva.
Lacrime velavano il viso pallido,
le mani tremavano,
le labbra fremevano,
la fronte sudava.
Sempre di continuo egli piangeva.
Iniziò quindi una fiera di curiosità,
tutta la gente accorrreva a vedere la scena
dell'uomo che sorrideva e del bimbo che piangeva.
Chi diceva che tutto era per follia,
chi diceva che tutto era per insana allegria.
Dalla casa una notte strano a vedersi,
uscì qualcuno che nessuno conosceva
e che per il sonno nessuno vedeva.
Quando sorse il sole
la gente si svegliava e
a veder la commedia rincominciava.
Ma ecco tornare lo strano soggetto alla casa.
Una donna mal vestita, col bastone, era cieca.
Tutta la gente accorse a cercare notizie della situazione.
-Signori eccovi la soluzione.
L'uom che sorride ben lo conosco io,
che da quando ha perso la moglie,
del mondo intero ride
per illudersi che c'è ancora di che ridere.
Il bimbo è il figlio suo,
che piange da quando la mamma è morta
per sfogare la tristezza che niente lenisce.-
-E lei chi è? Perchè a ciò nulla fa?-
-Signori io sono morte,
non piango e non rido,
son cieca e le tristezze degli altri non sento
faccio il mio dovere,
vado e vengo
lasciando tutto perfettamente in equilibrio-.
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Signori, eccovi la soluzione:il perchè l'uomo ride e il perchè il bimbo piange.
Non so decifrare se hai scritto un atto di una commedia,oppure un fatto realmente accaduto.
Quello che mi sembra reale è ciò che dice la morte.
Ciao Andrea,è sempre un piacere leggerti,trovo in te,una persona con un futuro splendito.
un saluto affettuoso,Aldo

il 16/12/2011 alle 18:05

Il tuo scritto per me è un dramma,
la famiglia distrutta
quando in casa manca una donna.
Mi complimento per come lo hai descritto,
un dramma nel dramma così lo vedo.
Complimenti è un piacere leggerti.
Marygiò

il 16/12/2011 alle 18:37

Non, non è un fatto realmente accaduto(almeno spero) Grazie delle tue belle parole, felice anche del gradimento, anche a te auguro un futuro rigoglioso.
Saluti felici,
Andrea.

il 18/12/2011 alle 13:32

hai ben inteso la mia riflessione. Grazie a te del gradimento, sempre bello leggerti.
Ciao e ancora grazie,
Andrea.

il 18/12/2011 alle 13:33