A parte le brezze, è la descrizione di un mondo immobilizzato, biglietti d'amore ormai senza slanci, ossa di topo, le fisse immagini di Osbert ed i cuori raggelati delle nostre donne. Una poeia triste.
Le brezze, lo ammetto, stanno lì solo per far rima. Però coi tortelli di zucca sembra tutto meno tragico.
è bello ritrovare cimeli di gioventù nascosti tra i libri su cui abbiamo sudato sangue...ciò che i dipinti sulle tele Osbert ti suscitavano è veramente molto personale.
Ma prego. Pensavo di conoscerlo solo io, Osbert. A me piacciono i minori; sarà che di maggiore, modestamente, basto io.