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Pubblicata il 19/06/2011
oltre i limiti del banale
al di la delle grucce
ipocrite
su cui poggia la noia
oltre il vasto oceano della quotidianità
vedo ancora il vagabondo di me
che lascia orme sulla terra
e ghirlande di sogni nel cielo.
la sua ombra ha un profilo
struggente
sconosciuto
remoto
e desta in me il rimpianto
di non essere stato quell'ombra
mai.
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tieni senmpre accanto a te questaombra ,fa parte di un completo inscindibile ,bella questa poesia che mi fa sentire conte in simbiosi , noi vagobondi ci riconosciamo d'istinto,forse saranno le stelle che al buio guidano i nostri passi che poggiano fiduciosi nell0infinito spazio ,ciao GIANNETTO ,e per conoscerci ti invio un sorriso cate

il 19/06/2011 alle 10:35