ho smarrito la fantasia
il mio animo di fanciullo
trascinato dalla tempesta
ricoperto dal fango
dorme eterno.
io l'ho condannato a scomparire
in cambio di una finta maturazione.
e ora anche se lo piango
sprofonda sempre più
inghiottito da un'avida razionalità.
quante cose potevamo fare,
quante cose potevamo vedere
con occhi talmente diversi
da ciò che siamo ora.
allora ci bastava poco,
il sorriso viveva dei nostri giorni.
allora riconoscevo la tua importanza,
non avevo ripudiato me stesso.
tu mi avresti posto tra i vincitori,
ma ora, anche se voglio toccare il fondo
è per risvegliare te.