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Pubblicata il 22/04/2011
*« E 'l duca lui: "Caron, non ti crucciare:

vuolsi così colà dove si puote

ciò che si vuole, e più non dimandare". »

(Inferno III 94-96)

Nell’onda dondolante delle navi
orbe di vento, zitto è l’approdo,
il mio odore d’acqua in prua
E tu sei spiaggia bianca
nel guardarmi dentro,

il nascondiglio, il faro e
il mormorio chiaro che si disfa
/in suono/
Ci resta solo il tempo
che smorza le vele

Io tengo fermo il remo Caron, non ti crucciare*
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