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Pubblicata il 27/02/2011
Da quando non ci sei,
sono perso nelle mie inquietudini.
Non ho una traccia ed il tuo viso appare nei miei sogni.
Mi guardo attorno, ti cerco e piango.
Sento voci nella mia testa,
echi di tue parole.
Perché non posso parlare con te,
persona triste e schiva?
Ho celato tutte le mie morbosità,
per placare i pensieri che assillano la mente,
vorrei entrare nel tuo ego,
vorrei entrare nel tuo corpo,
vorrei assaporare la tua essenza.
Parlo dalla mia nullità,
parlo con qualcuno che non risponde
Possa essere l’ingegno a fissare i traguardi del destino.
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Da quando non ci sei....!
Quanta tristezza!
comprensione solidale
e un saluto
ninomario

il 27/02/2011 alle 15:47